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Gallinari fa 25 punti ma si arrende a Golden State, Curry risolve alla Oracle Arena

WASHINGTON – Un layup di Steph Curry sulla sirena condanna i Los Angeles Clippers (19-14) di Danilo Gallinari al primo ko dopo due sconfitte di fila. Alla Oracle Arena si gioca punto a punto e Golden State (23-11) passa 129-127 dopo essere stata a lungo dietro a cavallo tra il secondo e il terzo quarto. Decisivo per i californiani l’infortunio, l’ennesimo, di Lou Williams (25 punti) nel corso dell’ultimo periodo. Gallinari è ancora tra i migliori dei suoi con 25 punti a referto, 11 rimbalzi e 3 assist in 35 minuti di gioco. Meglio di lui fa solo Harris: 32 punti.

MATCH CALDO DECISO DA CURRY – Nonostante la sconfitta i Clippers chiudono con un record, la franchigia di Los Angeles, infatti, mette a segno 18 triple su 23 con una percentuale che tocca il 78%. Sfida giocata sul filo del rasoio con i padroni di casa che dopo aver pareggiato 36-36 il primo parziale, all’intervallo lungo sono indietro 67-71, nel terzo parziale i Warriors allungano, 103-94, e nell’ultimo quarto subiscono il ritorno di fiamma dei Clippers che riacciuffano la parità salvo poi capitolare sotto i colpi di Curry. In una serata in cui Klay Thompson è opaco, a prendersi la scena è l’altro Splash Brother che chiude con 42 punti, 35 quelli messi a segno da Kevin Durant.

OKLAHOMA SBAGLIA, PORTLAND NO – L’ennesima tripla doppia di Russell Westbrook (23 punti, 11 rimbalzi e 10 assist) non basta a Oklahoma (21-11) per evitare la sconfitta interna contro Minnesota (15-18) per 114-112: decisiva una tripla di Andrew Wiggins nei secondi finali, mentre non va il tentativo da tre di Paul George (31 punti) sulla sirena che avrebbe ribaltato la situazione. Non sbaglia, invece, Portland (19-14) che supera al termine di un overtime Dallas (15-17) 121-118. Al Moda Center a prendersi la scena, in una serata in cui Lillard e McCollum viaggiano rispettivamente con 33 e 22 punti, è Luka Doncic, sempre più favorito nella corso al titolo di rookie dell’anno. La stella dei Mavs chiude con 23 punti, 11 rimbalzi e 6 assist, ma segna da posizione impossibile il canestro da tre che manda tutti all’extra time tra gli applausi di tutto il palazzetto.

MEMPHIS PASSA IN CASA DI LEBRON – Memphis (17-16) ritrova il successo dopo cinque stop di fila espugnando 107-99 il campo dei Los Angeles Lakers (19-14), ancora troppo incostanti. Jaren Jackson Jr non si inchina al cospetto di King James e trascina i Grizzlies con una prestazione sorprendente: 27 punti e 9 rimbalzi. LeBron ci mette la solita grinta, ma da solo non basta a salvare i suoi dal tracollo dell’ultimo periodo: 22 punti 14 rimbalzi e 7 assist per il Prescelto. Quinta vittoria di fila per Miami (16-16) che supera Orlando a domicilio 115-91 e regala a coach Erik Spoelstra la 500/a vittoria in carriera da capo allenatore.

CHICAGO SBANCA CLEVELAND – Seconda vittoria consecutiva, è la prima volta che succede in stagione, per i Chicago Bulls (9-25) che superano 112-92 i Cavaliers (8-26) alla Quicken Loans Arena di Cleveland lasciando i vice-campioni in carica all’ultimo posto solitario a Est. Sugli scudi il finlandese 21enne Lauri Markkanen che dopo aver fatto registrare venerdì scorso contro Orlando il best-score stagionale, 32 punti, conferma il buon momento realizzando 31 punti di cui 14 nel terzo parziale. Chiudono i successi interni di Boston, Sacramento e Indiana rispettivamente su Charlotte, New Orleans e Washington, e la vittoria esterna di Phoenix sul campo dei Brooklyn Nets.

I RISULTATI – Boston Celtics-Charlotte Hornets 119-103; Brooklyn Nets-Phoenix Suns 111-103; Cleveland Cavaliers-Chicago Bulls 92-112; Orlando Magic-Miami Heat 91-115; Sacramento Kings-New Orleans Pelicans 122-117; Oklahoma City Thunder-Minnesota Timberwolves 112-114; Golden State Warriors-Los Angeles Clippers 129-127; Portland Trail Blazers-Dallas Mavericks 121-118; Los Angeles Lakers-Memphis Grizzlies 99-107; Detroit Pistons-Atlanta Hawks 95-98; Indiana Pacers-Washington Wizards 105-89.

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