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Nba Overtime, il fascino del basket più famoso del mondo per un mese a Treviso

La canotta numero 7 di Tony Kukoc ai Chicago Bulls, con dedica autografata a Maurizio Gherardini, l’allora gm della Benetton che lo “svezzò” prima del grade salto. L’istantanea della stella dei Supersonics Jack Sikma sul parquet del Palaverde, scattata nell’agosto 1984, nella prima assoluta di una franchigia Nba in Italia. Sono alcuni dei preziosi reperti di “Nba Overtime”, la digital exhibition che toccherà Treviso dal 6 settembre al 6 ottobre, nella Sala della Borsa della Camera di Commercio. È la sola data italiana di una manifestazione globale, unica nel suo genere: non ne esistono altre al mondo, organizzate ufficialmente in partnership con l’Nba.

Per gli amanti del basket Usa, soprattutto i meno giovani, è un viaggio nella leggenda sorprendente: installazioni, immagini inedite, video tratti dagli archivi ufficiali, cimeli e memorabilia dei grandi campioni della pallacanestro a stelle e strisce. Qualche esempio? Palloni autografati, parti di campi da gioco, canotte, fotografie. I visitatori potranno attraversare la storia della Nba tramite un’esperienza multimediale e sensoriale, scoprendo come la lega abbia dialogato con la società negli anni, determinando tendenze o lasciandosi influenzare dalla cultura popolare. Il regista e attore teatrale Massimiliano Finazzer Flory, che ha curato la mostra insieme al figlio Francesco, spiega perché la scelta di Treviso: “Il Veneto, con la promozione in A della Dè Longhi e lo scudetto della Reyer, in questo momento è uno dei territori centrali nella nostra pallacanestro. Inoltre Treviso è stata la prima realtà italiana ad aprire un dialogo con l’Nba: mi riferisco all’amichevole tra la Benetton e i Seattle Supersonics dell’84, ma anche ai molti campioni passati dalla Ghirada e diventati protagonisti tra i Pro. L’intenzione della mostra è trasformare il basket in un’espressione di arte futurista, che diventi per i visitatori un’esperienza completamente coinvolgente”. Nove le sezioni in cui è suddiviso il percorso: “Crossover” riservata ai migliori palleggiatori di ogni tempo; “Time Out” sulla “parentela” tra Julius Erving, Michael Jordan, Kobe Bryant e LeBron James; “Treviso” sui legami tra la Marca e l’Nba; “30 Teams History”, 5’ per ciascuna delle 30 squadre Nba; “Memorabilia” con i cimeli dei grandi campioni; “Buzzer Beaters” sui canestri all’ultimo secondo più incredibili; “Dunks” sull’evoluzione della schiacciata; “Circus Shot” su genio e sregolatezza; “Sounds of the Game” con musiche, voci dei giocatori e radiocronache. Tra gli eventi collaterali, sono previsti incontri con ospiti, testimonial e leggende del basket, oltre a presentazioni di libri e workshop.

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