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Pistoia bentornata in serie A1: vittoria travolgente a Torino. Esplode la festa in città

La Tesi riesce a limitare il punteggio dei piemontesi con una difesa granitica e a prendere il largo nel secondo tempo: dopo 10 anni un’altra promozione.

Il 15 giugno 2020 Pistoia conosceva di nuovo, dolorosamente, la serie A2 scegliendo l’autoretrocessione per i problemi economici arrivati durante la pandemia. Tre anni e due giorni dopo il cerchio, finalmente, si chiude: con una prestazione strepitosa frutto del lavoro di tutto l’anno, la Giorgio Tesi Group Pistoia strapazza al Pala Gianni Asti la Reale Mutua Torino e torna in paradiso, nella massima categoria.Varnado è il trascinatore, per lui parlano i punti (26 anche ieri sera), ma come ribadiscono stremati e felici ai microfoni televisivi il presidente Massimo Capecchi, il diesse Marco Sambugaro e coach Nicola Brienza, questa è una vittoria di squadra. Dieci anni dopo il catino infuocato di passione del PalaCarrara le braccia di Fiorello Toppo cedono idealmente il posto a quelle di Gianluca Della Rosa, capitano coraggioso di questa Tesi Group. E con lui, la società riconosce il merito e i valori di un gruppo che non è solo squadra operaia: «C’è tanta qualità qua dentro», dirà coach Brienza.«Abbiamo un Everest da scalare – dice Capecchi riferendosi alla serie A – ma ci proveremo, significa tantissimo per noi e per la città tornare nella massima serie».

La gara inizia con grande equilibrio, ma i rimbalzi offensivi si palesano subito come il problema principale di Brienza: sono già sei nel primo quarto per i gialloblù. La difesa della Giorgio Tesi nella seconda metà del quarto diventa molto energica e aggressiva, la Reale Mutua così non segna più: arriva allora il primo vantaggio a due minuti dalla fine per merito di un Varnado superlativo, che trova due giochi da tre consecutivi (+6).La difesa di Pistoia ha tenuto a 2/16 dal campo gli avversari nel primo quarto; l’inizio di seconda frazione non varia il copione ed è anzi esplosivo per i ragazzi di Brienza, capaci di allungare a 0-12 il parziale grazie agli sforzi di un ottimo Benetti. La Giorgio Tesi soffre terribilmente sotto le plance, soprattutto con Magro in panchina, ma Torino non sembra capace di convertire le sue seconde occasioni e trovare ritmo in attacco così un tap in di Del Chiaro vale ancora il +10 a metà frazione. Varnado, invece, è letteralmente “un’iradiddio” che si abbatte sulla difesa torinese: in 16 minuti ha già a tabellino 16 punti, 5 rimbalzi e 6 falli subiti. Nonostante lo 0/7 dal campo di un Copeland completamente fuori dalla partita si va al riposo lungo sul 29-41 per la Giorgio Tesi.L’esordio del secondo tempo è nel segno di Magro, mentre Torino si aggrappa alle due stoppate con tripla annessa di Jackson per prendere un po’ di ritmo. Dopo 15 minuti e mezzo finisce la partita di Copeland per il secondo fallo antisportivo assegnatogli: se la decisione è a dir poco imbarazzante da parte della terna arbitrale, il nativo di Oakland chiude una partita con pochissime luci (0/9 dal campo).

Senza Varnado è incredibilmente Benetti a suonare la carica con un canestro fantascientifico, insieme a Saccaggi, così la Tesi arriva all’ultimo quarto con un vantaggio in doppia cifra.La truppa di Brienza deve tenere duro, con le rotazioni ristrette dall’uscita di Copeland, ma trova degli ottimi minuti da Del Chiaro. Nessuno trova ritmo: Torino continua a tirare letteralmente a salve, la squadra di Brienza va comprensibilmente con lentezza. Così è ancora Varnado, autore di una prestazione fantascientifica, a marcare una prima idea di chiusura gara a metà quarto: canestro, fallo subito da Jackson e il vantaggio è di 15 punti. I padroni di casa provano in tutti i modi a velocizzare le operazioni, ma Wheatle e Varnado rispondono subito e, quando Saccaggi trova un’autostrada per andare al ferro per segnare il +14 a 90 secondi dalla fine, iniziano i titoli di coda sulla gara 4 che consegna a Pistoia la Serie A1. Dieci anni dopo la promozione contro Brescia è tempo di abbracci, lacrime e sorrisi. Per i 300 della Baraonda saliti a Torino e per i pistoiesi che hanno seguito la gara da casa.