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NCAA: GIOVEDÌ SCATTA IL TORNEO: LA DUKE DI BANCHERO PARTE CON CAL STATE FULLERTON, FAVORITE GONZAGA E ARIZONA

BASKET, NCAA – Da giovedì scatta il Torneo che tiene incollati appassionati negli Stati Uniti e nel mondo. Le migliori 68 squadre si affontano per un posto alla Final Four di New Orleans il 2 e 4 aprile. Riflettori su Duke e su Paolo Banchero, numero 2 del West Region in cui la favorita è la Gonzaga di Chet Holmgren. Le altre numero 1 sono Kansas, i campioni in carica di Baylor e Arizona.

La chiamano “March Madness“, “follia marzolina”, ed è assolutamente così in queste settimane dove l’attenzione degli appassionati negli Stati Uniti e non solo è calamitata sul Torneo NCAA, la fase finale del campionato delle università. Le migliori 68 squadre della nazione – 36 invitate dal comitato e 32 vincitrici dei tornei delle rispettive conference – si danno battaglia in un tabellone tennistico a gara secca in 14 arene in tutti gli Stati Uniti per un posto alla Final Four, in programma quest’anno il 2 e 4 aprile a New Orleans. L’obiettivo? Tagliare l’ultima retina e festeggiare sulle note di “One Shining Moment“. Anche l’Italia può vantare dei potenziali protagonisti: su tutti Paolo Banchero, stella della Duke di Mike Kryzewski, e Riccardo Fois, assistente allenatore ad Arizona dopo i 2 anni in NBA coi Phoenix Suns, poi a ruota Gabe Stefanini con San Francisco e Gianmarco Arletti con Delaware.Duke, reduce dalla sconfitta contro Virginia Tech nella finale del torneo dell’ACC, ha il seed numero 2 del West Region dove la favorita è Gonzaga, finalista lo scorso anno e con il talento Chet Holmgren, uno di quelli che contenderà a Banchero la 1 del prossimo Draft. Le altre numero 1 sono: nell’East Region è Baylor, campione in carica ma poco continua nella stagione; nel South Region è Arizona, campione in Pac 12 e appunto con Riccardo Fois al fianco di Tommy Loyd, coach debuttante coi Wildcats; infine nel Midwest Region è Kansas, college dal “sangue blu” allenato da un santone come Bill Self.

C’È GONZAGA SULLA STRADA DI DUKE

Il torneo dei Blue Devils e di Paolo Banchero inizierà venerdì, poco dopo la mezzanotte, contro Cal State Fullerton, squadra abbordabile ma non per questo da sottovalutare (al Torneo l’upset è sempre dietro l’angolo, soprattutto contro le “cinderellas”). Un pericolo per Duke e per il talento di origini italiane arriverà già al secondo turno con ua tra la Michigan State di Tom Izzo e la Davidson di Bob McKillop, il college che fu di Stephen Curry e che ha un roster zeppo di giocatori internazionali molto intriganti.In questo Regional ovviamente la favorita è Gonzaga: gli Zags di Chet Holmgren e coach Mark Few potrebbero avere un secondo turno non semplice contro Memphis, allenata da Penny Hardaway e con un altro talento da NBA come il centro Jalen Duren, e sarebbe bello che appunto Gonzaga Duke si ritrovassero davanti alle Elite 8 con in palio un posto alla Final Four. Sarebbe una rivincita della partita di novembre a Las Vegas, quando i Blue Devils vinserò d’autorità. Occhio però a possibili imboscate dalle varie ArkansasTexas Tech e Connecticut.

GLI ALTRI REGIONALS

Nell’East la numero 1 è Baylor ma i campioni in carica non convincono: allora riflettori sulla 2, la Kentucky di coach Calipari con un talento da NBA come Tyty Washington e una macchina da doppie doppie come il pivot Tshibwe, e sulla 3, Purdue, col tiratore serbo Stefanovic, i lunghi Edey Williams, ma soprattutto Jaden Ivey, guardia esplosiva e candidato alla Top 5 del prossimo Draft. Una parte di tabellone pericolosa vista la presenza di UCLATexasNorth Carolina (potenziale secondo turno con Baylor) e Murray State, la “mid major” messa sulla mappa da Ja Morant.

Il South Region è quello di Arizona: i Wildcats che nello staff hanno Riccardo Fois, hanno dominato la Pac 12 Conference e hanno un roster profondo e con talenti da tutto il mondo, come l’esterno canadese Mathurin (da Top 10 al Draft), il lungo lituano Tubelis e la guardia estone Kriisa, ex Zalgiris Kaunas. Le insidie per ‘Zona sono potenzialmente Illinois alle Sweet 16, e una tra Tennessee Villanova alle Elite 8, rispettivamente seed 3 e 2; occhio a possibile sorprese come MichiganOhio State o la Loyola Chicago “protetta” dalla centenaria suora Sister Jeane.Infine il Midwest, dove la Kansas di Bill Self e del talento Ochai Agbaji è la testa di serie numero 1 ma non esalta proprio tutti. I JayHawks, campioni nel 2008, sulla strada potrebbero avere Iowa, se sopravvive allo scontro 5-12 con Richmond, sempre pericoloso, ma è una squadra che ha vinto il torneo della Big Ten e ha un gioiello come Keegan Murray. Nella parte bassa riflettori sulla Wisconsin di Johnny Davis, guardia destinata alla NBA, e su Auburn, squadra che è stata alla 1 del ranking per qualche settimana ma che arriva in calo, nonostante il talento cristallino di Jabari Smith, da top 3 al Draft, e la potenza del centro Walker Kessler, uno dei migliori della nazione.

Il South Region è quello di Arizona: i Wildcats che nello staff hanno Riccardo Fois, hanno dominato la Pac 12 Conference e hanno un roster profondo e con talenti da tutto il mondo, come l’esterno canadese Mathurin (da Top 10 al Draft), il lungo lituano Tubelis e la guardia estone Kriisa, ex Zalgiris Kaunas. Le insidie per ‘Zona sono potenzialmente Illinois alle Sweet 16, e una tra Tennessee Villanova alle Elite 8, rispettivamente seed 3 e 2; occhio a possibile sorprese come MichiganOhio State o la Loyola Chicago “protetta” dalla centenaria suora Sister Jeane.Infine il Midwest, dove la Kansas di Bill Self e del talento Ochai Agbaji è la testa di serie numero 1 ma non esalta proprio tutti. I JayHawks, campioni nel 2008, sulla strada potrebbero avere Iowa, se sopravvive allo scontro 5-12 con Richmond, sempre pericoloso, ma è una squadra che ha vinto il torneo della Big Ten e ha un gioiello come Keegan Murray. Nella parte bassa riflettori sulla Wisconsin di Johnny Davis, guardia destinata alla NBA, e su Auburn, squadra che è stata alla 1 del ranking per qualche settimana ma che arriva in calo, nonostante il talento cristallino di Jabari Smith, da top 3 al Draft, e la potenza del centro Walker Kessler, uno dei migliori della nazione.