ITALIABASKET.IT

Tutto il Basket in un Click

NAZIONALENazionale/M

Mondiali di basket 2023, Italia ko contro la Slovenia 89-85. Tributo a Datome nel suo ultimo match

Gli azzurri ko nella finalina per il settimo e ottavo posto, Doncic MVP di giornata con 29 punti

L’Italbasket perde la finalina per il 7°-8° contro la Slovenia, battuta 89-85. Luka Doncic impazza nel bene e nel male con 29 punti, 10 rimbalzi, 8 assist e 9 palle perse, ma la tripla decisiva porta la firma di Jakob Cebasek. Agli Azzurri non bastano i 22 punti di Marco Spissu e i 16 di Simone Fontecchio nella partita d’addio di Gigi Datome.

Gigi Datome mette fine a una carriera da 323 partite in azzurro in maniera silenziosa. Lo fa a modo suo, con tatto e grazia, da pura comparsa, prima di ricevere l’abbraccio dei compagni e l’applauso del pubblico di Manila. I tifosi hanno gremito la Mall of Asia per Luka Doncic, ma sono comunque consapevoli di trovarsi di fronte a un momento epocale. Quello dell’addio di una grandissima leggenda del basket europeo moderno.

Per una star che saluta, un’altra impazza sul parquet. Doncic si concede soltanto un paio di minuti di riposo all’inizio del secondo quarto, dove l’Italia sembra poter piazzare un break per consolidare il buon approccio alla partita, e prosegue nella sua operazione di accumulo totale e massiccio di statistiche. I 29 punti segnati scavano un abisso con Shai Gilgeous-Alexander, confermandolo, a mani basse, leader della classifica marcatori del Mondiale. Ma i 10 rimbalzi con 8 assist e 9 palle perse lo avvicinano a una quadrupla doppia molto singolare. Che contiene, in sé, il bene e il male di un giocatore tanto forte quanto ancora estremamente controverso.

La Slovenia, priva degli acciaccati Jaka Blazic e Klemen Prepelic, estremizza al massimo livello il suo sistema costruito attorno alla stella dei Dallas Mavericks. E procede sulle sue folate. Fatica nelle battute iniziali, scivolando su un approccio blando alla partita. Ma vola a cavallo dei due periodi centrali, quando Doncic alterna giocate al ferro di pura forza fisica e controllo del corpo a triple frustranti in step-back da otto metri.

L’Italia sprofonda nell’abisso (50-65, -15 al 28′) rivedendo i fantasmi della brutta sconfitta dello scorso anno nell’amichevole di Trieste. Ma, quando il minutaggio appesantisce gambe e cervello della star avversaria, piazza un contro-parziale costruito su difesa e transizione che la porta a sognare un’altra grande impresa in rimonta dopo quella già archiviata contro la Serbia. Il +2 afferrato a un minuto dalla sirena con un tap-in di Ricci viene però ferito da una tripla dall’angolo di Jakob Cebasek. E un paio di gestioni poco brillanti di Simone Fontecchio, recuperato dopo il forfait con la Lettonia, condannano le speranze residue.