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Senza Fontecchio gli azzurri cedono alla Lettonia di Banchi

La Nazionale di Pozzecco (senza l’influenzato Fontecchio) cede 87-82 ai baltici allenati dall’ex coach di Milano e Siena. Sabato affronterà la Slovenia

Settima o ottava: sarà questo il piazzamento dell’Italia al Mondiale, dopo la sconfitta rimediata con la Lettonia (82-87) nella prima delle due gare per i piazzamenti dal 5° all’8°. Gli Azzurri affronteranno la Slovenia, battuta largamente dalla Lituania (100-84). Il derby nostrano tra Gianmarco Pozzecco e Luca Banchi se lo aggiudica il più esperto dei due allenatori, che ha potuto contare sulla prestazione travolgente di Grazulis e in generale su percentuali di tiro considerevoli (59% dal campo, 48% da tre).SENZA FONTECCHIO— In mancanza dell’influenzato Fontecchio, Pozzecco si affida a capitan Datome in quintetto con Melli, Polonara, Spissu e Tonut. A mettere la firma sul primo quarto è proprio Datome, protagonista di un buon parziale che gli Azzurri rifilano ai lettoni in avvio di gara. Il vantaggio supera anche la doppia cifra, finché alla fine del periodo Smits non trova la tripla del 26-18. Nel secondo quarto comincia la lectio magistralis di Grazulis, una sentenza dal gomito e zone limitrofe, e si scaldano i tiratori avversari: Kurucs e Strautins avvicinano la Lettonia dall’arco, Datome prova ad arginare la riscossa che però si compie ugualmente prima di rientrare negli spogliatoi, con l’Italia che insegue 42-46.

GIOCO STATICO— Dopo l’intervallo, la Nazionale mostra qualche lacuna nel giro palla: la circolazione non è fluida, il gioco diventa statico e le conclusioni sono poche e prese male. Il contrario di quello che succede alla squadra di Banchi, con i tiri di Zagars in apertura e di Skele in chiusura che riescono a rendere innocuo un certo nervosismo di Davis Bertans. L’Italia resta a distanza di sicurezza anche nella prima metà dell’ultimo quarto, quando Pozzecco decide di riproporre Datome. Il capitano è sinonimo di carica, per giocatori come Tonut e Spissu che con lui non sentono quanto possa scottare la palla. Tutti sforzi però resi vani da un ineccepibile Grazulis, autore di 28 punti, che segna anche i tre che scrivono la parola fine alla partita sull’82-87.Italia: Datome 20, Melli e Tonut 11.Lettonia: Grazulis 28, Skele 12, Zagars 10.