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Udine, finale con Crema appuntamento con la storia! Intervista a coach Massimo Riga

Mai prima d’ora le giocatrici di Udine avevano centrato la Finale Playoff A2, un traguardo quindi davvero memorabile per tutto lo sport friulano. Nella Serie a tre partite che avrà inizio con Gara 1 Domenica 29 maggio alle ore 18, la Women Apu se la vedrà contro la corazzata del Basket Team Crema in trasferta. La partita sarà visibile sul canale televisivo LBF TV e in streaming online.

In anteprima a questo match, ascoltiamo le dichiarazioni di Coach Massimo Riga, allenatore della Women Apu Delser Udine.

Coach, ci presenterebbe la formazione di Crema?

Crema è una squadra che è stata costruita per vincere l’A2. Negli anni scorsi aveva già costituito una struttura tale da sostenere la vincita per quattro edizioni consecutive della Coppa Italia, prima di centrare anche quest’anno un nuovo successo in questo torneo, il quinto in striscia, proprio a Udine. Crema può contare su un allenatore espertissimo come Mirco Diamanti, uno che nella sua ultima apparizione in club aveva vinto sulla panchina di Lucca lo Scudetto, a dimostrazione di un percorso davvero importante tracciato con i toscani. Ora Diamanti si è presentato a Crema portando avanti la sua filosofia cestistica e richiamando a sé delle giocatrici che hanno di gran lunga completato un roster che poteva già essere considerato pronto per il salto in A1 e che nell’ultima regular season ha spazzato via tutti facendo en-plein di vittorie. Quindi, massimo rispetto per la capolista che stavolta giocherà contro la seconda classificata Udine. Proveremo a giocare contro una corazzata che ha numerose qualità, sia nelle lunghe che nelle esterne, e che ha una difesa asfissiante a tutto campo abile nel coprire le linee di passaggio. L’aggressività sui cambi difensivi e la forza fisica fanno di Crema una squadra di un altro pianeta che ha tutte le carte in regola per uccidere il campionato.

Con che spirito le ragazze dovrebbero secondo te affrontare questa finale storica per il basket friulano?

Udine è la squadra che è arrivata prima nel “campionato delle umane”, dopo Crema, a fronte di un percorso straordinario. Lo spirito sarà quello di goderci questa partita e non avere pressioni di nessun tipo. Il nostro “campionato” noi lo abbiamo vinto e abbiamo finora sempre mantenuto la curiosità di scoprire se eravamo o no capaci di fare un passo dopo l’altro. Affronteremo questa serie con un sorriso stampato dentro i nostri cuori. Vorrei che tutti quanti, Società, tecnici, affezionati, dimostrassero ancora di più l’affetto per queste ragazze. Gara 2, che giocheremo in casa, dovrà essere, al di là di ogni risultato di Gara 1, un’occasione per manifestare il giusto tributo alla Women Apu e per onorare gli sforzi e i miglioramenti delle giocatrici. Se lo meritano tutte loro, anche quelle che hanno giocato di meno, perché ciascuna di esse ha dimostrato di saper stare all’interno di un gruppo fantastico come quello di quest’anno.

Quali sono stati i maggiori miglioramenti che hai visto dalla scorsa estate ad oggi nelle ragazze?

Le ragazze sono sicuramente maturate durante l’anno, soprattutto le più giovani, e hanno preso coscienza dei propri mezzi. L’autostima era un po’ bassa all’inizio, poi è aumentata soprattutto nelle atlete che hanno fatto più minuti in campo. C’è stata una buona risposta del gruppo alle sventure del nostro campionato, come gli infortuni di Elena Giordano di Anna Turel e di Valentina Braida, la quale è stata anche lei fuori un mese. Inoltre, i miglioramenti in difesa, la fase in cui è più decisivo il contributo di tutte e cinque le giocatrici, sono stati eclatanti. Allenamento dopo allenamento, partita dopo partita, l’asticella si è continuamente alzata da questo punto di vista. Aver accettato di fare degli allenamenti più duri e in un quantitativo superiore rispetto al passato ha dato alla fine i suoi frutti. Ci tengo inoltre a ricordare anche tutto lo staff tecnico e sanitario perché senza di loro probabilmente non saremmo arrivate fisicamente e mentalmente alla fine dei playoff, correndo e difendendo ancora con così tanto agonismo. Ringrazio quindi Coach Achille Milani, la preparatrice atletica Federica Gonnelli, la fisioterapista Sara De Biase e la Dottoressa Arianna Beltrame.