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B/M

Nardò batte il Roseto e conquista la serie A2

La quinta partita dei play-off, al cardiopalma, si è conclusa per 72-60

Pallacanestro Frata Nardò in A2. È questo il verdetto dell’interminabile sfida di finale playoff di serie B Nardò-Roseto conclusasi con la vittoria dei salentini per 72-60 nella quinta sfida. Ieri sera con una condotta eroica i salentini sono entrati nella storia della pallacanestro pugliese e nazionale. La formazione del giovane e determinato coach Michele Battistini bilancia così in A2 l’uscita della Cestistica San Severo retrocessa ai playout ma con la segreta speranza di essere poi ripescata.
Nel decisivo confronto giocato ieri sera tra pugliesi e abruzzesi, Nardò dopo essere stato sotto nel punteggio per 33’ contro la Liofilchem Roseto, toccando anche il -12 al 22’ (27-39), come si conviene alle grandi squadre ha continuato a crederci e con la forza della disperazione, trovando sia la quadra in difesa che accelerando le conclusioni dalla linea dei 6,75 metri, prima ha agganciato gli abruzzesi e poi con una tripla del play Mauro Stella al 34’ ha messo la freccia.
I neretini, infine, hanno sciorinato il meglio del repertorio con l’altro play Federico Burini in primo piano, lasciando di sasso gli avversari.

Burini, Dip, Coviello e Stella in doppia cifra a tabellini ma grandi meriti anche a Enihe, Fontana, Bjelic, Petrucci e Bartolozzi. Vittoria del cuore e della determinazione, quindi. Alla fine è stata festa al centro del parquet con abbracci e lacrime di gioia. Gran festa per i tifosi granata che per la prima volta vedranno da vicino la A2. Grandi feste e caroselli d’auto anche in piazza Battisti dove si è radunato il grosso della tifoseria per seguire sul maxischermo l’evolversi della gara che non ha mancato di mettere in crisi le coronarie.
È stata festa, alla fine, per tutto il movimento cestistico della provincia di Lecce che non ha mai avuto una rappresentante in A2. Successo cercato e voluto soprattutto dalla famiglia Durante che oltre dieci anni gestistisce la società sportiva e l’ha portata dall’anonimato della serie D alla A2.