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L’Autosped contro la voglia di riscatto di Bolzano

Primo turno di ritorno (anche se si tratta in realtà della terza giornata) per l’Autosped attesa dall’insidiosissima trasferta sul campo del Basket Club Bolzano (sabato 23 ore 20,30); una curiosità, proprio al Pala Mazzali, lo scorso anno, le giraffe disputarono l’ultima gara esterna della stagione 2019-2020 (seguita poi solo dal match casalingo a porte chiuse contro Sarcedo di inizio marzo) prima dello stop forzato imposto dal Covid. Prima metà di stagione sfortunata per le altoatesine, che furono una delle maggiori sorprese, in positivo, della scorsa annata, anche se l’inizio era stato piuttosto incoraggiante con due vittorie nelle prime due giornate; era stato proprio il Bcc a infliggere alla formazione del pavese Sacchi il primo ko al termine di un match che dapprima le castelnovesi sembravano poter controllare con un certo agio e che poi, invece, si complicò maledettamente tanto che tutto si decise solo nei minuti finali. A complicare i piani del Bcb è giunto infatti, dapprima, il brutto infortunio (legamento crociato) che ha tolto di mezzo la forte croata Molnar (sostituita, da qualche settimana, dalla portoghese Joana Alves, reduce dalle esperienze nel college Usa a Seattle e con la Liga 2 spagnola) e poi il lockdown imposto dalla provincia autonoma di Bolzano, misura che ha costretto la squadra a fermarsi, sia per le partite che per gli allenamenti, per circa un mese. Alperia che nelle ultime settimane ha dimostrato di essere in netta crescita, come testimoniato dalla vittoria esterna sul difficile campo di Mantova e dalla sconfitta interna, di stretta misura, subita contro la forte Moncalieri; è lecito quindi attendersi una formazione affamata di punti e desiderosa di riscatto e che, oltretutto, può anche disporre di un parco giocatrici di tutto rispetto. Il reparto esterne, che già poteva contare sull’esperta Servillo e sulle giovani ma già affermate Cremona (2000) e Mingardo (1999) si è arricchito con l’arrivo dell’ex Crema Iuliano (2001); nello spot di ala si alternano la ‘bandiera’ Fall e la promessa Profaiser (2000), tornata in Alto Adige dopo un proficuo tirocinio nella cantera di San Martino di Lupari mentre vicino a canestro oltre alla neo arrivata Alves c’è la promettentissima (2002) Nasraoui (una garanzia, tanto da essere già nel giro della nazionale maggiore) e le interessanti Carcaterra e Job (2000). Come si più notare un bel mix tra gioventù ed esperienza, tra potenza e tecnica che, con un po’ più di fortuna, avrebbe sicuramente potuto produrre risultati migliori; anche dal punto di vista tattico è formazione difficile da inquadrare perché in grado di essere assai pericolosa sia dal perimetro, potendo disporre di tiratrici assai temibili, che nel pitturato, grazie alle qualità ed alla presenza fisica delle lunghe a disposizione. In casa Autosped il morale è sicuramente alto grazie alla ‘storica’ qualificazione alle final eight di Coppa, ottenuta grazie alla vittoria contro Sarcedo lo scorso sabato; sicuramente coach Zara però, dopo i legittimi e doverosi festeggiamenti (ovviamente sempre nei limiti di quanto imposto dalla situazione attuale), avrà riportato le giraffe con i piedi per terra e con la mente, alla difficile sfida di dopodomani. L’ottimo girone di andata, ormai andato in archivio, deve essere visto come un punto di partenza e non di arrivo e se è vero che l’assenza di Gatti (che a fine settimana prossima sarà sottoposta ad una visita specialistica che potrà dare qualche indicazione in più riguardo ai tempi di recupero) toglie una freccia importantissima all’arco delle giraffe è altrettanto vero che le partite contro Udine e Sarcedo hanno dimostrato che con la forza del collettivo si può provare a sopperire alla seppur pesante defezione. 

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