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Hansel Enmanuel: in volo sul canestro senza un braccio

Diciassette anni, di origine dominicana, stupisce l’America ed è una star del web: “La disabilità può succedere a chiunque, bisogna guardare avanti e mai indietro”


NEW YORK –
 Quando nacque diciassette anni fa, lo considerarono il più fortunato del barrio di Los Mina, perché almeno lui aveva un padre star del basket dominicano. Quando all’età di sei anni venne travolto dal crollo di un muro, dissero che era il più sfortunato tra i predestinati, perché aveva sì un padre ex giocatore, ma aveva perso per sempre il braccio sinistro, e non sarebbe diventato mai come lui. Undici anni dopo Hansel Enmanuel Donato Dominguez è una star del web, ha più di 126 mila follower su Instagram, e i video lo mostrano con la maglietta numero 4 dei Lions mentre palleggia, dribbla tipo Allen Iverson, tira dalla distanza, prende rimbalzi, stoppa e vola sopra le teste degli avversari per schiacciare. E tutto questo con il solo uso del braccio destro.

La sua è una storia da “nada es imposible” perché anche se si svolge negli Stati Uniti, in Florida, ed è ambientato in uno sport molto americano, Enmanuel è dominicano, scrive post in spagnolo, raramente usando l’inglese, mette in coda sempre la bandiera di Santo Domingo. È arrivato in Usa da pochi mesi, preso da una scuola privata, la Life Christian Academy, che gli ha dato la possibilità di studiare e giocare a basket. Enmanuel ha raggiunto i genitori emigrati cinque anni fa in cerca di lavoro. Il papà, Salvador, è una vecchia gloria, ma nelle foto scattate assieme al figlio sta a Enmanuel come Mino Raiola starebbe accanto a Mario Balotelli. È rotondo e sovrastato dal ragazzo, alto 1,96, asciutto e con due gambe potenti che gli permettono di saltare ben oltre il canestro. Il controllo del corpo è straordinario. Sui social impazzano i video con le sue azioni. Alla prima, non noti l’assenza del braccio sinistro, dall’attaccatura dell’omero in giù. “La disabilità non è niente – racconta in un’intervista – può succedere a chiunque, bisogna solo andare avanti e non guardare mai indietro”.

Florida, il giovane cestista con un braccio solo che stupisce l’America

In una delle ultime partite ha messo a segno 31 punti, 13 rimbalzi, 4 stoppate. In media realizza 25 punti. Il sogno è giocare nella Nba. Una volta l’idolo era il padre, adesso è Kevin Durant. Intanto su Instagram lo seguono Andre Drummond, dei Cleveland Cavaliers, e Thaddeus Young, dei Chicago Bulls. I messaggi sono tutti di incoraggiamento, pieni di “wow”, “congrats” e “dios te bendiga”, dio ti benedica. Qualche sponsor si è fatto avanti, lui si mette in posa alla Anthony Davis con alle spalle un’auto parcheggiata, solo che invece di essere una Ferrari è una carcassa arrugginita, con due stracci che sbucano da un finestrino nero di polvere.

Dalla narrazione social, non si scappa: chi ha talento nel basket è accostato alla Nba, e tutti tifano per lui. E’ successo con Robert Whitaker Jr., che perse il braccio sinistro da bambino per via di una scossa elettrica, sognava l’Nba e riuscì a giocare da professionista in Cina e Messico. Zach Hodskins fece due stagioni con i Gators in Ncaa con la University of Florida. Jim Abbott si affermò nel baseball come battitore per gli Yankees New York e i White Sox Chicago, senza avere la mano destra, mentre Bethany Hamilton ha continuato a surfare, anche dopo aver perso il braccio sinistro, portato via dal morso di uno squalo. Il paraguaiano del Vicenza Julio Gonzalez, senza braccio sinistro dopo un incidente, non ottenne il via libera per tornare a giocare. Per lui niente sogni. Enmanuel è convinto di poter scrivere un finale diverso. Lui dice di sentire dio sempre con sé, e di non avere paura di sognare. Di sicuro, non ha paura di volare, anche se ha una sola ala.