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Milano soffre ma batte Pesaro 97-93: AX campione d’inverno

Milano, 3 gennaio 2021 – Uno spavento lungo 40 minuti per l’Olimpia nella prima gara del nuovo anno, ma alla fine arriva il successo per 97-93 che sancisce il primo posto in classifica al termine del girone di andata.

Ci vogliono, però, gli urlacci di coach Messina e la zona in difesa per risvegliare l’AX dal torpore dei primi 25′ e dal rischio di una magra figura. Così Milano cambia marcia nell’ultimo quarto (33-21) e supera Pesaro 97-93 in una gara che in realtà regala più ombre che luci, ma in cui i biancorossi hanno mostrato carattere nel momento in cui si stavano complicando la vita, sigillando il primo posto al termine del girone di andata. Difesa decisamente rivedibile, ancora una volta con le squadre di medio livello, concedendo agli ospiti ben 12 punti in più della loro media, ma attacco atomico nella ripresa con 58 punti. L’8/12 da 3 punti dei secondi 20′ aiuta decisamente, come la prestazione tutta sostanza di Zach LeDay che ancora una volta è in ogni dove: per lui ennesima prova immacolata dalla lunetta con un 10/10 che bissa il 12/12 di pochi giorni fa, a cui aggiunge 7 rimbalzi per il classico “over 30” di valutazione. E poi c’è il killer silenzioso Shavon Shields che ne firma 22 (10/11 ai liberi e 6 rimbalzi) equamente divisi lungo ogni quarto: non si nota mai, ma poi quando si guardano i dati è sempre uno dei migliori.

Pesaro scatta per prima con le triple dell’ungherese Filipovity (4-8), ma appena Milano trova un po’ di confidenza in attacco con LeDay e Shields sembra prendere per mano la gara con 11-2 di break (15-10), mentre Delaney ed Hines sono a riposo in vista della dura trasferta a Madrid. Pesaro rimane a contatto, anzi scavalca di nuovo con la schiacciata di Zanotti per il 23-25 al 13′ e scappa pure quando l’asse play-pivot Justin Robinson-Cain (il centro chiuderà con 6/6 da 2) confeziona il break che consegna agli ospiti addirittura il +12 sul 34-46 al 17′. Il viaggio in spogliatoio scuote decisamente Milano che reagisce alla grande: 13-3 di break siglato da LeDay e Shields per impattare a quota 52 quando sono passati solo 3′. L’Olimpia, però, non ha fatto i conti con tutto il cuore dell’eterno 38enne Delfino che sigla 10 punti di fila (finirà con 8/19 dal campo) e improvvisamente ricaccia indietro i biancorossi (54-66) firmando un nuovo +12 ospite. Allora Coach Messina prova a scuotere la sua squadra facendosi fischiare un fallo tecnico (dimostrando alla squadra che anche questa partita contava davvero) e piazzando la zona in difesa con capitan Cinciarini a suonare la carica, ma è con le triple in attacco (Roll 2, Datome 2) che la nuova rimonta milanese si mette definitivamente in moto ritrovando la testa della gara 73-72 al 31′. Il capitano della Nazionale diventa incontenibile con altre due bombe (4/5 da 3) che danno gas ai biancorossi (81-76), ma la Carpegna non molla proprio l’osso ed è ancora a -2 quando Filipovity realizza dall’arco il -2 (87-85). C’è ancora spazio per l’ultimo spavento quando Delfino firma dall’arco l’87-88 a -1’31”, quindi inizia la missione di Sergio Rodriguez. Prima un assist per LeDay, poi la tripla del 92-88 -36″ che mette i titoli di coda.

ARMANI EXCHANGE MILANO-CARPEGNA PESARO 97-93 (21-18, 39-49; 64-72)

MILANO: Punter 4, LeDay 24, Moretti, Moraschini, Roll 11, Rodriguez 13, Tarczewski 5, Biligha, Cinciarini, Shields 22, Brooks, Datome 18. All. Messina

PESARO: Drell 4, Filloy 5, Calbini ne, Cain 15, J. Robinson 15, Basso ne, Serpilli ne, Filipovity 18, Zanotti 6, Delfino 23. All. Repesa

Note: tiri da 2: MI 20/33, PS 19/36; tiri da 3: MI 10/21, PS 12/27; tiri liberi: MI 27/30, PS 19/19; rimbalzi: MI 27 (LeDay 7), PS 30 (Cain 7); assist: MI 21 (Rodriguez 8), PS 19 (J. Robinson 8)

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