Il Famila campione d’Italia per la tredicesima volta!!!

Schio vince un’altra intensissima sfida contro l’Umana Reyer e, con il punteggio di 73-61, conquista il suo tredicesimo scudetto davanti ad un PalaRomare gremito in ogni ordine di posto e caldissimo come non mai. L’ennesima sfida meravigliosa tra queste due squadre che regalano uno spettacolo incredibile in campo anche se negli ultimi dieci minuti le energie erano visibilmente a zero. Tante le protagoniste di questo successo: da Laksa (14 punti nel primo tempo) a Salaun MVP e Dojkic che segna la tripla decisiva sfoderando una prestazione di spessore nella serata più importante. E poi c’è Sottana che infila dei canestri mortiferi nei momenti chiave mettendo anche in ritmo le compagne come solo lei sa fare. Il Famila strappa così il tricolore dalle maglie della Reyer che proprio l’anno scorso aveva vinto lo scudetto al PalaRomare 3-0.
Famila con la testa avanti
Meraviglioso approccio al match di Schio che si porta avanti 9-6 dopo 5 minuti con Laksa, Salaun, Juhasz e Dojkic mentre la Reyer si affida tutta a Villa. Verona, entrata dalla panchina, timbra il cartellino con tripla e assist al bacio per Salaun per il primo vantaggio in doppia cifra. Laksa risponde a Kuier dalla distanza mentre Verona non capitalizza del tutto il fallo antisportivo fischiato a Berkani e Santucci ci mette una pezza con la tripla finale del 24-14.
Dojkic apre la seconda frazione con il gioco da tre punti che poco dopo completerà anche Stankovic, un fattore a rimbalzo: 29-19. Smalls e Stankovic ora riportano le lagunari a meno otto ma Schio risponde con la mano pesante di Sottana e Salaun che al 16’ fanno 41-25 e costringono Mazzon al secondo timeout. E, come nel primo quarto, Venezia esce male dal minuto di sospensione con la palla persa. Allora chi si carica la squadra sulle spalle? La più giovane in campo: Matilde Villa che segna altri 8 punti, uno più bello dell’altro, che permettono alla Reyer di rimanere a -12 nonostante la tripla di Laksa: 48-36 al ventesimo.
La Reyer ci prova ma Schio resiste
Rientro in campo terribile delle orange che subiscono 8 punti in 90 secondi e vedono le avversarie rientrare fino al meno quarto. Schio si sblocca con Keys in lunetta ma la fiducia scledense ora è ai minimi termini e si tiene in linea di galleggiamento con il canestro da rimbalzo offensivo di Verona: 52-46. Gli arbitri ora puniscono tanti contatti e così aumentano i giri in lunetta soprattutto di Venezia che è quasi impeccabile ma proprio negli ultimi due minuti Cubaj si infortuna alla caviglia e le squadre subiscono il contraccolpo psicologico. Non si segna più e alla terza sirena punteggio sul 56-49.
Si segna pochissimo all’inizio dell’ultima frazione con appena un 4-3 in poco più di tre minuti ma anche con il rientro di Cubaj del precedente infortunio. In un momento in cui non si segna mai Sottana firma il canestro del nuovo +10 che Andrè incrementa ulteriormente fino al +12 che diventa addirittura +15 con la tripla di Dojkic. Ci prova fino alla fine Villa ma ormai non c’è più tempo: Sottana e Andrè la chiudono definitivamente sul 73-61 e Schio si laurea campione d’Italia per la tredicesima volta nella sua storia superando Vicenza e diventando la seconda miglior squadra di sempre dietro solo alla Comense.
Famila Wuber Schio – Umana Reyer Venezia 73-61 (24-14, 48-36, 56-49)
Famila Wuber Schio: Juhasz 6, Bestagno 0, Sottana 9, Zanardi 0, Verona 8, Salaun 11, Dojkic 11, Andrè 8, Keys 6, Laksa 14
Umana Reyer Venezia: Logoh ne, Berkani 2, Smalls 9, Villa 23, Nicolodi ne, Pan 4, Stankovic 5, Cubaj 6, Fassina 0, Santucci 4, Kuier 8